Il romano, per la sesta stagione consecutiva al volante della Lotus, è pronto al Campionato ‘85 dopo il terzo posto lo scorso anno • Finalmente vinto il pregiudizio che lo voleva solo un figlio di papà • «Quest’anno ci sarà molto più equilibrio in campo grazie alle gomme, uguali per tutti»
Elio de Angelis è uno dei più giovani piloti della F1. Più giovani di lui sono solo Andrea de Cesaris, Martin Brundle e il suo compagno della prossima stagione, Ayrton Senna. Rampollo di ricca famiglia (il padre è costruttore edile), ha debuttato in F 1 a 21 anni. Se i soldi del ricco genitore possono averlo favorito quando ha corso nelle gare minori, una volta arrivato fra i «grandi» è riuscito a mettersi in luce grazie alle sue doti naturali. Tuttavia, ha dovuto faticare non poco por vincere il pregiudizio della gente che lo considerava solo un figlio di papà.
Nonostante la giovane età ha già l’esperienza di un veterano: 6 stagioni piene per un totale di 88 Gran Premi disputati. Ha debuttato, nel 1979 con la Shadow. Dal 1980 è alla Lotus e la prossima stagione sarà la sesta consecutiva con il team inglese. Quest’anno de Angelis ha dato prova di piena maturità e nella classifica finale del mondiale si è piazzato terzo, primo dei piloti «non McLaren». All’inizio della stagione ‘84 Elio ci diceva che sarebbe stata la sua annata. Non aveva tutti i torti anche perché allora nessuno immaginava il potenziale delle vetture a disposizione di Lauda e Prost.
«Il bilancio ‘84 lo considero positivo – dice de Angelis – anche se abbiamo avuto qualche guaio coi motori e il problema dei pneumatici Goodyear, quest’anno inferiori a quelli della Michelin».
Pensi che l’anno prossimo si ridurrà il divario fra la Lotus e la McLaren che ha in pratica disputato un campionato per proprio conto?
Certamente sì, soprattutto a causa delle gomme che nell’85, tranne che per la Brabham, saranno eguali per tutti. Vedo un maggiore equilibrio fra le squadre e una parità di prestazioni.
Come spieghi la maggiore affidabilità dei motori Renault montati sulla Lotus in confronto a quelli montati dalla squadra ufficiale?
Non è una questione di affidabilità, í motori erano gli stessi. Noi avevamo un telaio ed un’aerodinamica migliori e questo ci ha permesso di sfruttare meno il motore.
Come vedi la prossima stagione? Quali squadre secondo te sono le favorite?
Favorite sono sempre le stesse squadre e la Ferrari senz’altro. Quest’anno ha disputato una stagione così così e penso che nell’85 tornerà a galla di nuovo e prepotentemente. Poi ancora la Lotus, forse meno la Renault e certamente ancora la McLaren.
E Williams e Brabham?
La Williams è una squadra da tenere sempre in considerazione. Ha alle spalle i giapponesi che sanno dove vogliono arrivare e ci arrivano. Poi Patrick Head, il progettista, difficilmente sbaglia due vetture di seguito e l’arrivo di Mansell sarà molto positivo per la messa a punto della vettura. La Brabham, se riuscirà a risolvere il problema dell’affidabilità dei motori, sarà sempre temibile.
Quale impressione hai del nuovo compagno di squadra Ayrton Senna?
Peter Warr, capo della Lotus, dice che è latino, per cui dovremmo andare d’accordo, meglio che con Mansell.
Perché, con Mansell c’era qualche problema?
No, almeno a fine stagione. Io avrei anzi preferito che Nigel restasse. Senna è un pilota veloce, mi auguro che sappia controllarsi e sfruttare tutta la sua esperienza al momento giusto.
Secondo te gli attuali guadagni di un pilota sono giusti?
No. I bilanci della F.1 sono cresciuti a dismisura e, a parte i guadagni realizzati ad esempio da Lauda e pochi altri, me compreso, quel che realizza un pilota in una stagione direi che è veramente poco in rapporto ai giri d’affari esistenti.
Come sono i tuoi rapporti con la Stampa?
Ho avuto dei grossi problemi in passato. Oggi, vuoi per le prestazioni, vuoi per una maggiore comprensione da parte di tutti, le cose sono migliorate.
Voi piloti avete sempre una vita sentimentale agitata…
No, la mia è tranquilla. Ho la mia ragazza, Ute, che mi segue a quasi tutte le corse.
I tuoi hobbies preferiti quali sono?
Mi piace moltissimo suonare il piano e giocare a calcio.
Quale tipo di musica ti piace?
Quella che deriva dai blues. Valendo fare un riferimento più preciso, mi piace Stevie Wonder.
Hai molti amici?
Al contrario. Il mio giro di amicizie è piuttosto ristretto. I miei amici si contano sulle dita di una mano.
Ora sei uno dei personaggi più importanti della F.1. Il giro di conoscenze altolocate si è allargato. Puoi frequentare personaggi che il pubblico conosce solo attraverso i giornali e la televisione. Questo ti ha in qualche modo cambiato?
No assolutamente, perché ero già abituato a questo tipo di conoscenze e a questo genere di vita.
La vita del pilota te la immaginavi così?
La immaginavo più facile e semplice. Pensavo si trattasse soltanto di guidare la macchina e di guidarla bene.
Quanti km percorre un pilota della Lotus all’anno?
Per la verità non ho mai tenuto un calcolo esatto. Certamente sono tantissimi. Lascio a te fare il calcolo: le gare, più altrettanti km di prove e il 50% ancora in più per i test. Sicuramente non arriviamo ai livelli della Ferrari perché soltanto loro possono permettersi tante prove.
Cosa pensi dei regolamenti per la prossima stagione?
No comment.
L’anno scorso voi congelavate la benzina, pertanto, nell’85 dovreste avere un piccolo svantaggio…
Non saprei. Certamente meno di quanto si possa pensare.
Quale tipo di preparazione atletica segui?
Mi piacerebbe sciare ma per contratto ho dovuto rinunciare a questo sport.
Quali altre attività non puoi praticare?
Paracadutismo, alpinismo e motociclismo.
Con la Lotus che tipo di contratto hai?
Il mio contratto con la Lotus scadrà alla fine del prossimo anno.
Anche tu, come la maggior parte dei piloti, speri un giorno di approdare alla Ferrari?
Senz’altro, forse perché ho incominciato la mia carriera proprio lì.
Pensi che ora il momento sia più favorevole?
Direi di sì, ora che con Michele è stata aperta la porta ai piloti italiani. Forse il commendatore è ora disponibile a fare un passo più lungo…
Fra i piloti quale è il tuo compagno di squadra ideale?
Mario Andretti. Fra quelli che corrono ora in F.1, Keke Rosberg. Siamo molto amici e sua moglie e Ute si trovano spesso insieme.
© 1985 Starter • Di Ferruccio Falletti • Published for entertainment and educational purposes, no copyright infringement is intended.